Bonus Sicurezza, rinnovato anche per l’anno 2025 l’incentivo per l’acquisto e l’installazione di sistemi di sicurezza per la propria casa. In questo articolo scopriremo tutto quello che c’è da sapere e come richiederlo.
Il Bonus sicurezza, conosciuto anche come bonus allarme o bonus antifurto, è stato rinnovato per tutto il 2025.
Un’occasione per tutti coloro che hanno in mente di installare nella propria abitazione un sistema di antintrusione.
E sono molti!
Si stima, infatti, che più del 75% degli italiani pensa che possedere un sistema di sicurezza a difesa della propria abitazione li renda più tranquilli e li faccia vivere meglio.. (e hanno ragione!).
Nella nuova Legge di Bilancio, il bonus trova spazio fino al 31 dicembre 2025, con una percentuale di detrazione Irpef pari al 36%. Inoltre, il Bonus sicurezza può essere cumulato con altri interventi edilizi in casa, ma è slegato sia per le pratiche sia per gli aspetti fiscali, cosa che lo rende accessibile a tutti e senza troppa documentazione e burocrazia da affrontare. L’unico limite, se così vogliamo definirlo, il massimale di spesa ammissibile pari a 48.000€.
Quali interventi rientrano nel Bonus Sicurezza 2025?
Gli interventi ammissibili sono diversi e offrono la possibilità di dotarsi di un sistema di sicurezza completo:
- acquisto e installazione di apparecchi rilevatori di prevenzione antifurto e relative centrali;
- acquisto e installazione di rilevatori di apertura e di effrazione sui serramenti;
- rafforzamento, sostituzione o installazione di cancellate o recinzioni murarie degli edifici;
- apposizione di grate sulle finestre o loro sostituzione;
- porte blindate o rinforzate;
- apposizione o sostituzione di serrature, lucchetti, catenacci, spioncini;
- apposizione di saracinesche;
- tapparelle metalliche con bloccaggi;
- vetri antisfondamento;
- casseforti a muro;
- videocamere collegate con centri di vigilanza privati.
Le soluzioni di Combivox per il Bonus Sicurezza
Le soluzioni di allarme Combivox assicurano protezione e tranquillità per ogni genere di abitazione.
Le centrali di allarme, cuore e cervello del sistema, sono in grado di soddisfare tutte le esigenze e si adattano con facilità alla grandezza degli spazi da proteggere.
Che tu viva in un appartamento, in una villetta o in un monolocale, il nostro sistema offre una sicurezza completa e su misura per te.
I rilevatori creano una protezione perimetrale e volumetrica esterna e interna, per segnalare tentativi di intrusione sia quando sei fuori casa, sia quando sei in casa.
Inoltre, grazie ai sensori di apertura, inclinazione o scasso per porte e finestre, i tuoi ingressi saranno al sicuro da effrazioni.

Come richiedere il Bonus Sicurezza 2025?
Per beneficiare dell’incentivo è necessario effettuare il pagamento della fattura tramite bonifico parlante, nella cui descrizione devono essere riportati tutti i dati necessari per la certificazione della pratica.
Oltre all’importo e all’intestazione dell’impresa esecutrice dei lavori, nei dettagli del bonifico devono essere inseriti:
- la causale del versamento con riferimento alla norma (articolo 16-bis del Dpr 917/1986)
- il codice fiscale del beneficiario dell’intervento
- la P.IVA dell’impresa esecutrice
- il numero e la data della fattura
Il Bonus è richiedibile tramite Dichiarazione dei Redditi, con Modello 730, o modello Redditi Persone Fisiche. Una volta verificata e accettata, la detrazione verrà ripartita in 10 quote annuali di pari importo.
Chi può richiedere il Bonus Sicurezza 2025?
Possono usufruire della detrazione fiscale tutti i contribuenti italiani assoggettati all’imposta Irpef, residenti o meno nel territorio italiano. La detrazione è applicabile a:
- proprietari o nudi proprietari
- titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie)
- locatari o comodatari dell’immobile
- soci di cooperative a proprietà divisa (in qualità di possessori), assegnatari di alloggi e, previo consenso scritto della cooperativa che possiede l’immobile, soci di cooperative a proprietà indivisa (in qualità di detentori)
- imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o merce
- soggetti indicati nell’articolo 5 del Tuir, che producono redditi in forma alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali.
È possibile verificare qui i requisiti necessari e tutte le condizioni sul sito www.agenziaentrate.gov.it.
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